Mons. Giovan Battista Pichierri è nato a Sava (Ta) il 12 febbraio 1943, battezzato il 6 marzo 1943.
Dopo aver compiuto gli studi nel Seminario diocesano ed in quello regionale di Molfetta, è stato ordinato presbitero della diocesi di Oria (BR) il 30 agosto 1967. Ha completato la sua formazione teologica frequentando la Facoltà Ecumenica di Bari dove, nel 1970, ha conseguito la Licenza in Teologia Ecumenica.
Ha messo i primi dieci anni del ministero sacerdotale al servizio dei Seminari minori, diocesano e regionale per il Liceo in Taranto. In quest'ultimo, prima come animatore e poi come rettore.
Tornato in diocesi nel 1977, ha servito la Chiesa diocesana collaborando direttamente con i Vescovi De Giorgi e Franco, e nell'intervallo della successione tra questi come delegato ad omnia dell'Amministratore apostolico Voto, vescovo di Castellaneta.
Dal 1982, Mons. Armando Franco, nominandolo Arciprete, gli affida la cura pastorale della parrocchia della SS. Trinità in Manduria, dove svolge il suo servizio sino 12 marzo 1991.
Nel 1986, lo stesso Mons. Franco lo chiama a collaborare in maniera più diretta nella guida della diocesi affidandogli l'incarico di Vicario generale e Moderatore di Curia.
Lungo tutto l'arco degli anni di ministero ha insegnato Religione Cattolica nelle Scuole di Stato, media e superiori nel Ginnasio, nel Commerciale, nello Scientifico.
Il 21 dicembre 1990 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha eletto Vescovo della diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano (FG).
Il 26 gennaio 1991 è stato ordinato Vescovo nella Chiesa Madre di Manduria (Ta) dal vescovo diocesano, Mons. Armando Franco. Il 17 marzo 1991 ha fatto l'ingresso in quella diocesi.
Il 13 novembre 1999 il Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha trasferito alla sede arcivescovile di Trani-Barletta-Bisceglie e Nazareth (Ba).
L'ingresso nella nuova sede è avvenuto il 26 gennaio 2000, nono anniversario della ordinazione episcopale.
Difficile condensare in poche righe un episcopato così ricco di impegno e di magistero.
Circa trenta sono stati i documenti pastorali di rilievo che guardati in un’ottica sinottica danno idea della vastità degli interessi pastorali perseguiti: il direttorio per il diaconato permanente (2000); statuto e regolamento della cura arcivescovile (2000); la parrocchia come cellula e soggetto pastorale (2001), come comunità eucaristica missionaria (2002), come comunità ecumenica missionaria (2005) sui ministeri istituiti (2002); famiglia e giovani (2002); sul fidanzamento (2005); sulla visita pastorale (2005); sull’Istituto di Scienze Religiose (2007); sulla formazione del presbiterio diocesano (2007); sull’importanza dell’ascolto della Parola di Dio (2008); sul senso più profondo della chiesa come casa della speranza (2007) e dal volto materno (2008); sulla pastorale di accoglienza delle famiglie ferite (2009). E l’elenco potrebbe continuare.
Il suo è stato un servizio poliedrico: di ammaestramento, di santificazione, pastorale, alla causa dell’ecumenismo, nella realizzazione di opere di carità nei sette centri della diocesi.
La sua ultima scelta pastorale è stata quella del Primo Sinodo Diocesano, da lui voluto e realizzato in diversi anni, indetto il 19 ottobre 2012, sul tema “Per una chiesa mistero di comunione e missione”, come lui soleva dire “celebrato sotto l’azione dello Spirito Santo” nelle fasi di preparazione, di riflessione, di confronto sullo strumento di lavoro, di assemblee elettive (2013-2015) e conclusosi il 30 ottobre 2015. Il 26 gennaio 2016, suo XXV anniversario di ordinazione episcopale, promulgò il Libro Sinodale. Da allora, sino ad oggi, si era messo a lavoro con i suoi collaboratori a realizzare le indicazioni del Libro Sinodale: riforma della curia, istituzione della scuola di formazione per gli operatori della pastorale, istituzione di un servizio diocesano per le famiglie in crisi, la celebrazione di un convegno diocesano per la verifica del cammino compiuto dopo il sinodo.