MESSA ESEQUIALE DI S.E. MONS. GIOVAN BATTISTA PICHIERRI
Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie
Cattedrale di Trani, 28 luglio 2017
Per ricordare e ringraziare l'Arcivescovo Mons. Giovan Battista Pichierri
La morte, una realtà a cui alcuno può sfuggire! Per un cristiano, a maggior ragione per un Vescovo essa è la porta spalancata che consente di accedere alla pienezza del Regno.
La morte è la conclusione del pellegrinaggio terreno, ma apre ad una dimensione di vita nuova. "Morte dov’è la tua vittoria? Dove il tuo pungiglione?" (1Cor 15,55) Cristo ha vinto la morte! Chi muore nel Signore, col Signore risorge. Per questo la sua morte è un fiorire.
Per il nostro Vescovo, sono certo, al suo arrivo si saranno spalancate le porte del cielo. Avrà trovato San Pietro, nella cui continuità apostolica ha vissuto il suo ministero episcopale, che lo avrà fatto accedere nella gloria eterna che Dio ha riservato ai suoi eletti.
Ora vogliamo esprimere la nostra gratitudine a Dio per il dono di grazia che ha offerto alla nostra Chiesa donandoci quale pastore solerte Mons. Giovan Battista Pichierri. E grazie al nostro Arcivescovo.
Grazie Eccellenza che con mitezza, sapienza, paternità amabile, instancabile carità pastorale, grande comprensione verso tutti, ha saputo illuminare il nostro cammino di fede, santificarci in Cristo, governare la nostra Chiesa diocesana.
Siamo intorno a te, alle tue spoglie mortali per dimostrare il nostro affetto e la nostra riconoscenza. Tutti siamo stati beneficati dalla tua persona, credenti e non, sacerdoti, diaconi permanenti religiosi/e, laici.
Nella collaborazione e corresponsabilità di tutti i battezzati ha sempre creduto, lo insegna il taglio sinergico che hai voluto dare con il Sinodo diocesano, atto ultimo e importante del tuo ministero episcopale che va a segnare la vita della nostra Chiesa.
Consentitemi un grazie personale a lui che è stato mio educatore negli anni di studi liceali, a lui che ha creduto in me, e che mi ha voluto accanto come collaboratore negli ultimi anni del suo governo in questa diletta diocesi. La vicinanza quotidiana mi ha fatto confermare le sue qualità di uomo di Dio, contemplativo, umile, saggio, paziente, mite e forte nel mantenere le sue decisioni frutto di discernimento condiviso; generoso e animato solo dal bene delle anime a lui affidate. Nobile di animo, discreto, capace di soffrire senza mai dare a vedere ad alcuno di essere sofferente. Anche in questo è stato maestro!
Grazie Padre Arcivescovo, ora con tono più confidenziale, se me lo permette, ti dico: continueremo a sentirti vicino, angelo custode della nostra Chiesa. Ti assicuriamo la nostra preghiera mentre ti consegniamo nelle braccia misericordiose del Dio e ti ha chiamato a lui perché ti annoveri nel regno celeste tra i santi pastori del Suo gregge.
Ti vogliamo bene, arrivederci in cielo.
Non abbiamo trovato al momento presente alcun testamento spirituale, ma leggendo una sua ultima lettera: “Cinquant'anni di servizio d'amore alla Chiesa come educatore, parroco, vescovo”, possiamo ritenerla testamento spirituale, data alle stampe per essere distribuita nella festa del suo 50° anniversario di ordinazione presbiterale.
La lettera vi verrà consegnata al termine della Santa Messa.
Don Peppino Pavone
Vicario generale